No 3, 2010
Dr Domenico Trotta
1
Viene presentato il caso di un uomo di quaranta anni, A. Zeta. Figlio
unico, single, con buon reddito e attività professionale.
IL DISTURBO LAMENTATO
Lamenta un disturbo apparentemente minore. Riferisce che pur essendo
capace di buona erezione e capacità penetrativa durante il coito in
occasione di avventure o anche durante qualche relazione più prolungata
nel tempo, ha quasi sempre difficoltà nell’eiaculare. L’eiaculazione in
alcuni casi è ritardata, in altri completamente assente. In occasione
di
successivi incontri lamenta anche come uno “scalino” lungo l’asta.
L'INDAGINE BIOLOGICA
A Zeta si presenta sano sotto il profilo biologico (esame fisico
generale, struttura e distribuzione masse adipose e muscolari normale,
genitali normalmente rappresentati e sviluppati, non riferisce
malattie, interventi chirurgici o uso di farmaci per problematiche
mediche o consumo voluttuario, non è dedito al fumo, beve di rado vino
o alcool) e sotto il profilo psichico. Normali i dati di laboratorio
generali e ormonali (in particolare testosterone, prolattina, FSH, LH,
DHEAS, PSA e glicemia). L’esame ecografico genitale e il doppler
penieno non evidenziano alterazioni anatomiche tipo ispessimenti
fibrosi o recurvatum o alterazioni vascolari.
TERAPIE PRATICATE
É stato trattato in precedenza dal medico curante, ha praticato in
parte su suggerimento medico, in parte su propria iniziativa una
terapia con tutti e tre gli inibitori della PDE5, androgeni e farmaci
ad azione stenizzante. Ultimamente gli era stata proposta una terapia
psicologica generica, che ha praticato con scarso successo per qualche
seduta.
CAPACITÀ RELAZIONALE E
SESSUALITÀ
Estroverso, di bell’aspetto, abile nel rapportarsi e relazionarsi con
l’altro sesso ha avuto e ha facilità nei rapporti sessuali con donne.
Nega rapporti o interessi di tipo omosessuale. Nega traumi o esperienza
sessuali particolari. Riferisce avere avuto tante donne e di volere
continuare ad avere rapporti sessuali con loro ma di non essersi mai
sentito soddisfatto, come se non avesse ancora incontrato la donna
giusta. Riporta un’attività autoerotica “normale”.
REALTÀ COMPORTAMENTALE E
IMMAGINARIO EROTICO
Il paziente inizia una terapia sessuologica in un primo tempo a
indirizzo cognitivo comportamentale e successivamente ad approccio
sessoanalitico allo scopo di approfondire il comportamento sessuale
reale del paziente durante l’attività erotica reale e di risalire
all’immaginario erotico. Riferisce a proposito che durante il sesso con
la donna in realtà “sente” poco o niente. Anche se è capace di fare
sesso per ore. “La cosa può andare bene alla donna. Ma io.... Certo,
dimostra che io sono un uomo Ma a volta mi sembra che io stia facendo
un esercizio. O addirittura un lavoro”.
FANTASMI SESSUALI
Più complessa l’analisi delle fantasie sessuali e dei sogni. Riferisce
sogni a contenuto erotico rari o anche assenti ed è vago sul contenuto
delle fantasie sessuali. Sollecitato a riguardo, nega fantasie in
occasione di attività autoerotica (scenario vuoto) o anche riferisce
fantasie stereotipate di dominazione della donna, fellatio e
penetrazione vaginale. Lasciando trapelare nella descrizione uno scarno
e freddo coinvolgimento emotivo che ben giustifica l’anedonia vissuta
nel comportamento sessuale agito.
Disegno 1. Scenario sessuale di copertura
Pur preferendo un approccio pratico e semplicistico alla propria
problematica e attribuendo il proprio disagio ora a un qualche oscuro e
non meglio identificato male ora al non aver trovato ancora la compagna
giusta -e sempre cercando di porre a esso rimedio anche con avventure
ed esperienze particolari come ricorrendo a case di appuntamento o
incontri a più coppie allo scopo di alimentare ed esaltare con la
trasgressione l’eccitazione- il paziente, non senza qualche difficoltà
e come inavvertitamente, “apre” di tanto in tanto la sua fantasmatica.
SCENARI NASCOSTI
Evidenziando, dietro uno scenario stereotipato o anche vuoto, la
presenza di fantasie sessuali represse e negate. AZ comincia a
descrivere se stesso ed il proprio immaginario erotico come “guardato”
e protetto da individui armati, a difesa della propria identità di
maschio.
Disegno 2.
Autorappresentazione: AZ e la sua fortezza
Pian piano A Zeta prende coscienza di un immaginario in cui l’eros è
dominato da fantasmi caratterizzati da desiderio di umiliazione e di
degradazione.
Disegno 3. Scenario sessuale nascosto: una donna che
domina
un uomo "cane"
Disegno 4. Scenario sessuale nascosto:
degradazione ad opera di una donna dominante
Il contrasto tra desiderio erotico e identità da maschile che non
accetta tale modo di soddisfacimento e la difficoltà di una scelta tra
essi è testimoniato da due sogni.
SOGNI
Nel primo sogno AZ è a bordo di un battello che naviga un fiume
controcorrente e faticosamente dirigendosi verso l’alto di un monte.
Poi improvvisamente la barca cambia direzione e si dirige con grande
facilità
verso il basso sino a raggiungere il mare dei Caraibi o delle Maldive.
Disegno 5. Sogno del battello che va controcorrente: a
bordo AZ ed il proprio padre
Nel secondo sogno AZ vede un’iguana arrampicato all’interno della
finestra della sala di attesa di uno studio medico. L’animale guarda
con desiderio il sole che luccica fuori, caldo e splendente.
RIFLESSIONI
In AZ vivono, si muovono e si confrontano Eros e Anteros. Dalla loro
interazione e dalla risultante dal loro scontro si struttura l’assetto
sessuale ed erotico di AZ. Ciò che piace e non piace, ciò che eccita e
ciò che spegne, il tipo di scenario erotico, la qualità e la forza del
desiderio sessuale. In altre parole la conformazione e le
caratteristiche della mappa erotica. Inizialmente AZ nega la presenza
di fantasmi sessuali. Poi riferisce fantasmi stereotipati.
Successivamente ancora, ha accesso, tramite l’estrapolazione, ad alcuni
fantasmi erotici, prima ammessi e subito dopo negati. Infine riporta
due sogni. Nel primo sogno un’iguana, all’interno di uno studio medico
e arrampicato al vetro di una finestra, osserva un sole splendente che
luccica all’aperto. E sente un forte desiderio per la vita cui lui non
ha accesso. Nel secondo sogno un battello risale a fatica e
controcorrente un fiume dirigendosi verso l’alto del monte. AZ è
indietro mentre davanti c’è la figura del padre. Improvvisamente la
barca cambia direzione. Ed il viaggio si trasforma da faticoso e lento,
in piacevole e veloce. La direzione è il mare, il mare dei Caraibi o
delle Maldive. Il sogno finisce con un uomo che cerca di riprendere il
controllo della barca e dirigerla di nuovo verso l’alto. AZ non sa se
l’uomo riesce nel suo scopo.
EROS E ANTEROS IN LOTTA
Evidente il contrasto tra desideri. Un desiderio identitario,
alimentato da codici normativi severi, che spinge AZ verso una
direzione che non soddisfa i suoi bisogni più profondi e più
globalmente il suo desiderio di piacere erotico.
In questa lotta tra titani AZ è in grande difficoltà e vive con
sofferenza quanto si muove ed agita dentro di lui. Alla ricerca, se
possibile di un nuovo equilibrio. Lo attende una scelta difficile.
Legata alla capacità di AZ di trovare un nuovo compromesso. Nel
frattempo l’acquisita e nuova conoscenza è accompagnata da disagio e
sofferenza. Come testimonia un ulteriore sogno.
SOGNO DEL LETTINO
AZ osserva quando accade in uno studio medico. Una donna è distesa su
un lettino da visita. Ha l’ano un poco arrossato. Il medico estrae un
profilattico, lo svolge, lo gonfia e lo infila nell’ano della donna.
Poi infila il proprio pene nel profilattico e fa sesso con la donna. La
donna avverte un piccolo fastidio nell’ano. AZ pensa che non era quello
il tipo di cura che lui si aspettava.
Disegno 6. Una cura che fa male
NUOVE DIREZIONI
AZ è in bilico.
Sogni e fantasmi ora a favore di Eros, ora di Anteros si alternano in
continuità.
Nel frattempo ha sospeso la terapia. Anteros è forte, e
troppo forte sono i suoi interessi. Nella vita non sempre accade come
nelle favole. Che cioè il buono vince e tutti vissero felici e
tranquilli. Anche perché, per fare sì che viva Eros, c’è da sopportare
e accettare molto. E AZ non è probabilmente per sue caratteristiche
strutturali in grado di accettare rospi cosi grandi. Almeno per ora.
A cospetto di una realtà comportamentale insoddisfacente e che non può
dire più di tanto e allo scopo di meglio comprendere le ragioni della
problematica sessuale lamentata si è passati, nello studio del caso in
esame, all’investigazione dell’immaginario, dei fantasmi e dei sogni.
Lo scontro qui evidenziato é globale. E così l’ostruzione.
L’immaginario è negato, il suo valore banalizzato, poi riempito ad arte
con contenuti di facciata e senza alcuna connessione con le emozioni
interne.
AZ é tra due fuochi. Forti e contrapposti. In verità é Anteros che la
fa da padrone. E che spinge AZ nella direzione sbagliata e comunque più
difficile. Controcorrente e verso l’alto nel caso della barca, nello
spazio chiuso di una stanza angusta nel caso dell’iguana. Come non
capire allora il disturbo dell’eiaculazione e l’assenza di desiderio?
Certo Eros ha “scelto” come suoi ‘gratificatori’ compagni di gioco
assai poco presentabili: umiliazione, degradazione e simili. Personaggi
e condizioni assolutamente non facili da sopportare e digerire. Specie
nel caso di AZ, dove i codici normativi e identitari sono assai forti e
strutturati.
QUALE ESITO?
Sinora la funzionalità genitale di AZ ha tutto sommato
retto. AZ é riuscito a relazionarsi sessualmente con la donna o meglio
con donne diverse. Certo con una difficoltà dell’eiaculazione e del
desiderio ma comunque con una conservata capacità erettile. Per quanto
tempo? Chissà?
Nel frattempo Anteros é stato costretto a uscire allo
scoperto. A mostrare almeno in parte il suo volto. E così Eros. Chi tra
i due vincerà? Siamo ormai alla resa vera dei conti. Anteros é sempre
in prima posizione. Riuscirà a uccidere per sempre Eros? Sarà AZ in
grado di sopportare e reggere il peso di Eros e Anteros? Sarà in grado
di tenere il comando e condurre se stesso nel camino difficile lungo il
quale ora si trova?
NOTE
1. Specialista in andrologia
e
sessoanalista senior. President ISA, Instituto Italiano
Sessoanalisi. www.sessoanalisi.it
BIBLIOGRAFIA
Crépault C. 2008.
La
sessoanalisi.
Franco Angeli Roma.. Traduzione dal francese «La sexoanalyse», Payot
& Rivages, Paris, a cura di Domenico Trotta e Mariateresa Molo
Trotta D., Strepet T. 2009.
Eiaculazione
ritardata. In La riproduzione, eds. Foresta C, Ferlin A,
Lenzi A, Garolla A. Cleup Padova, 545-547.
Trotta D., Strepet T. 2009.
Sessualità
e Sessoanalisi. In La riproduzione, eds. Foresta C, Ferlin
A, Lenzi A, Garolla A. Cleup Padova, 549-552.